Diamanti, Zaffiri e Smeraldi

La parola diamante deriva dal greco “damas” che significa indomabile. Per questa ragione assume un significato simbolico importante e viene legato spesso alla capacità di allontanare i mali per la sua incorruttibilità. Il diamante non è altro che una delle diverse forme in cui si presenta il carbonio. In questo caso la composizione atomica del carbonio è disposta secondo la forma geometrica dell’ottaedro.

Il diamante è diventato importante in gioielleria grazie alla capacità di conservare la propria lucidatura per lunghi periodi. Solo un diamante è capace di graffiare un altro diamante, ecco perché può essere indossato ogni giorno senza subire nessun tipo di conseguenza.

Il taglio rotondo del diamante è la forma più nota e usata nel mondo della gioielleria. Il taglio brillante indica un diamante con 57 faccette più una nella tavola inferiore che non sempre esiste. La grande diffusione di questo taglio ha portato ad un equivoco: il pubblico tende ad identificare i termini brillante e diamante come fossero la stessa cosa. In pratica, il termine brillante, se usato da solo, identifica unicamente il diamante a taglio rotondo. Esistono comunque moltissime altre pietre preziose che possono essere tagliate a brillante quali, ad esempio, topazi, rubini, zaffiri.

Esistono diverse tipologie di taglio per forma e dimensione che si possono adattare alle varie categorie di gioiello.

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  • Cuore: È il taglio che simboleggia l’amore per eccellenza, con le sue 59 sfaccettature.
  • Rotondo brillanteÈ il più classico e diffuso, composto da 57 sfaccettature. Viene utilizzato su ogni tipo di pietra preziosa, non solo sui diamanti, in quanto è considerato perfetto per le sue proporzioni.
  • GocciaÈ il secondo più venduto dopo quello rotondo brillante, anche questo formato da 57 sfaccettature, di forma particolare e aggraziata.
  • SmeraldoMolto elegante ed è anch’esso uno dei tagli classici per eccellenza. È formato da 57 sfaccettature e viene chiamato così poiché evidenzia la luce, la brillantezza e il colore della pietra. Ha una forma ottagonale che lo rende ideale per diamanti di ampia caratura.
  • Princess: Il più conosciuto tra i tagli misti. La sua forma quadrata composta dalla corona tagliata a brillante e il padiglione a gradini lo rende molto elegante e il taglio ideale per anelli di fidanzamento.
  • Radiante: Composto da 70 sfaccettature, ha una forma rettangolare che mette in risalto la pietra e la sua lucentezza, simile al taglio princess ma con gli angoli smussati.
  • Ovale: Formato da 55 sfaccettature che gli permettono di raggiungere un alto livello di brillantezza.
  • Asscher: Formato da 74 sfaccettature e dalla forma ottagonale, simile allo smeraldo ma quadrato.
  • Cuscino: Dalla forma quadrata o rettangolare ma con angoli arrotondati, ideale per i diamanti coloratile grandi sfaccettature che ne accentuano la brillantezza della pietra.
  • Marquise: Composto da 55 sfaccettature, dalla forma ovale con le estremità a punta che danno l’impressione che il diamante sia più grande.

Lo zaffiro

Lo zaffiro è invece una varietà di corindone, che chimicamente è ossido di alluminio. Il termine zaffiro identifica la varietà blu-azzurra del corindone, ma la stessa denominazione viene frequentemente utilizzata, unitamente a un aggettivo, per identificare qualunque sua colorazione diversa da quella blu (ad esempio la varietà rubino). Gli zaffiri possono possedere infatti i colori più diversi, dal rosa all’arancio, al porpora, al verde, al giallo fino al bianco incoloreUna volta i corindoni colorati prendevano il nome di altre pietre, seguito dal suffisso “orientale” (ad esempio i termini ametista orientale e smeraldo orientale sono oggi identificati con i nomi di zaffiro viola e zaffiro verde). 

Il taglio più diffuso per tale gemma è quello sfaccettato ovale o tondo, ma non sono escluse altre tipologie, come quella a cuore o a baguette, oppure – senza sfaccettatura – a cabochon. Tra le gemme di dimensione eccezionale più celebri, va citato lo “Star of India”, di 563 carati, conservato presso il Museo di Storia Naturale di New York.

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Lo smeraldo

Come gemma, al contrario, lo smeraldo presenta inclusioni visibili, che rappresentano il loro segno di riconoscimento. Le caratteristiche “macchie di bellezza” sono dovute alla stessa formazione della gemma all´interno di rocce metamorfiche. Le inclusioni e le sottili fratture sono chiamate dagli esperti jardin – dal francese, giardino. Un´ulteriore caratteristica di questa pietra preziosa è la sua brillantezza unica. La lucentezza di uno smeraldo viene spesso descritta come setosa, calda, splendente e influisce in modo determinate sul colore, la purezza e il taglio. La qualità del taglio svolge un ruolo primario: un tagliatore esperto è infatti in grado di collocare le inclusioni visibili lì dove non rovinino la bellezza della gemma. Attraverso il tipico “taglio smeraldo” i famosi gradini equidistanti sono diretti a ridurre la pressione del taglio e della forma e ad accentuare così la brillantezza serica della gemma.

La storia di questa gemma inizia in Egitto: le miniere di smeraldi nella regione sudorientale, attive probabilmente dal 3500 a. C., furono riscoperte nel 1816 da Frederic Cailliaud, mineralogista francese ed esploratore. Già ai tempi di Alessandro il Grande i minatori greci estraevano smeraldiCleopatra, ultima regina d´Egitto, era famosa per i suoi smeraldi. Indossava meravigliosi gioielli e offriva in omaggio ai suoi dignitari smeraldi incisi con la sua immagine. Gli smeraldi erano per gli Egizi più di semplici gemme, erano potenti simboli patriottici per l´orgoglio nazionale. Cleopatra ne era consapevole e per questo, quando riuscì a consolidare il potere nel 47 a. C., rivendicò immediatamente la ricchezza mineralogica del paese. Sin dall´antico Egitto, lo smeraldo è stato collegato con la fertilità, l’immortalità, il ringiovanimento e la primavera.